LIGNANO (UD) 2° fase riprese voci 3° disco
Dopo le registrazioni del Fabbro con Egle e Manu, la fuga Lignano – Udine per provare il nuovo tweeter nuovamente rotto dopo pochi secondi e la definitiva discesa in corriera verso lo stesso mare, sono assolutamente pronto per il festino con il cugino Tony. Il tempo fuori dalla finestra, a pochi centimetri dalla regia è uno schifo: piove e poi piove e poi alla fine piove ancora… Mentre rimetto apposto i diari arriva il Cugino per pranzo in assetto super agitato e concentrato come al solito, cazzo in questa famiglia di schizzati ogni tanto i geni dovranno dettare legge ed entrare dalla porta principale right? Mangiamo, parliamo di una serie di idee come coinvolgere Chiareti ed Elio per un collettivo famigliare Audio – Video, o il raffreddore del cugino (bella fregatura per le voci) dovuto forse a due fortunati inverni al caldo delle Canarie. Il primo pezzo che in modo abbastanza randomatico decido di affrontare è l’apparentemente semplice “Il Premio”. Ormai, dopo la prima fase di lavoro delle Ginestre con Tony, si è impostata una metodologia di lavoro abbastanza efficace: ascoltiamo il brano, leggiamo ed editiamo il testo oltre che per renderlo comprensibile (lavoro già affrontato con Davide Moscow) anche per renderlo compatibile con le nuove metriche più melodiche, ma soprattutto diverse. E per questo che partiamo alla grande facendo le 6 del mattino anche per ore ed ore di pausa rese magiche da aggiornamenti reciproci vari sulle proprie vite, cene semplici ma ovviamente abbondanti, perchè dobbiamo lavorare e sopratutto cantare, scrivere cori chiudendo “il Premio” e provando ad abbozzare in velocità “Panico”. Il risveglio con la pioggia che persiste al di fuori del Bunker Lignanese e principalmente la mancanza di soldi che impedisce delle normali colazioni al bar non aiuta l’umore dei due guerrieri. La fame è molta, dunque nuovamente (con sole 4 ore di sonno a testa, anche Tony non dorme un cazzo…) è meglio riempirsi lo stomaco di brutto: la colazione diventa un pranzo decisamente sazio, sembra che si debba andare a fare una regata ih ih! Chiudiamo “Panico” e passiamo alla terza poppissima “Vero” (la preferita di Cristian Face Like A Frog). Anche in questo brano i versi funzionano ma il ritornello è seduto, non vuole partire. Cantiamo, urliamo, scopriamo a breve che non siamo più soli e non sono menate di fantasmi, l’appartamento confinante al nostro sul terrazzo tiene una coppietta di ragazzini “venuti” credo in missione romantico ginnica (ipotizzo, non li ho sentiti…). Quando sono le quattro del pome vengono a trovarci per un paio di ore la Elena e la Mary da Pordenone. E’ una gradita sorpresa soprattutto dal momento in cui per la prima volta riuscirò a fare cantare la Elena nel ritornello. Incrociare gente come la solita cassiera alla PAM (aperta anche il primo novembre…) riesce a farci staccare, come la cena più importante dopo anni con Tony a farci spurgare delle confidenze decisive, dei dubbi sulle nostre vite talmente forti da fare apparire delle lacrime sui nostri volti. Emotionally confused? Direi proprio di no, ci siamo e adesso siamo ancora più carichi per portarci a casa “Strada Nuova” sconfiggendo delle mie toste ipoglicemie e svegliandoci il terzo giorno con più ore di sonno alle spalle. Neanche a farlo apposta l’ultimo brano della scaletta è “Lacrime”: a parte due parole nel primo verso e la ripetizione di…”ma cosa sono le lacrime?” anche questo giro tutto il lavoro sarà concentrato sulla ricerca di cori nel ritornello per rafforzare lo splendido spelling del nipote Niccolò della parola La-cri-me! Quando siamo a cavallo, investiamo un’oretta ad ascoltare il lavorone del Fabbro con un ottimo feedback del cugino che butta al centro l’idea di una possibile collaborazione con Sofa Surfers. Anche con Manu con il Cane si deve capire dove mixare e i problemi ovviamente non sono solo legati ai soldi. Bene, prendiamo la macchina e torniamo all’ovile udinese, ogni tanto disintossicarsi dai social network è un’ottima mossa anche lavorativa. Zizza, grazie Tony e ovviamente Elisa Russo.