Foto copertina “Boomerang” Romans di Varmo (UD)
La metafora di “Boomerang” è abbastanza semplice: quando lanci un boomerang, nel bene e nel male, ogni tanto torna indietro in contropiede, anche dopo un sacco di anni o cinque minuti. Raduniamo 14 amici (anche animali) e sostituiamo le caselle numerate del gioco dei 15 con le loro facce provate o truccate, a loro agio o distrutte ad es. dal passare del festino negli anni. Ci sono Sciuppi con mezzo volto tatuato in modo indelebile, il Viet armato di occhiali, comprati dai cinesi, da una lente crepata sul set con chiodo e martello, Amanda che piange grazie ai poteri “emotivi” della glicerina, Francesca con il trucco devastato (come Manuela Moro il naso) dopo delle ipotetiche serate importanti, Peter con un occhio nero fomentato dalla Truss dei trucchi (mio Mini Pony…) dell’organizzatissimo Sleepy, Manu Moro con una garza bianca sull’occhio destro, arricchita da un altro occhio molto concettuale disegnato sempre dallo stesso Sleepy, la dolcissima gatta di Elia Nerina che ama accovacciarsi sulle spalle di tutti, Momi responsabile del layout con i capelli lunghi e sciolti da Jesus Christ super star, lo stesso Elia con i classici Rayban a specchio molto Tom Cruise in Top Gun, come la sua fanciulla Alice dai capelli verdi anni 90, l’imprevedibile agente immobiliare e bassista de Il Cane Pierascador a camicia bianca aperta, panza e petto forse villoso, il sottoscritto con moicano ottima opera di Elia, anche parrucchiere e poi altri ancora da lui fotografati il giorno dopo di questa giornatina da urlo. Alle 16.23 in stazione a Udine c’è il diluvio come lo sciopero dei treni, ma la Matteite, il Viet e Amanda sono armati di Castello e quando arriviamo a Codroipo e ci infiliamo nella macchina di Elia, c’è un sole pazzesco a renderci invincibili. Gli scatti di Amanda, Viet e Alice filano veloci, probabilmente grazie alla coincidenza che Alice deve andare a Udine e dunque butta al centro il passaggio per i primi due. Al momento dei miei scatti le scorte di birre stanno già finendo; Elia mi taglia i capelli e mi rassicura dicendo che ne ha una cassa da parte che svezziamo con il suo titolare e compagna, i quali passano a sorpresa per 30 piacevoli minuti. Dopo l’arrivo da Valvasone del buon Pierascador (sono mesi che non ci vediamo, soprattutto perchè le ultime date de Il Cane le ho affrontate da solo in acustico) è il momento di quello ad incrocio dei Pordenonesi (Sleepy, Francesca e Peter) e di Manu Moro e Manuela da Mortegliano. Incominciamo ad essere in molti. Il catering a base di salame, formaggio, vino e birra di Elia è spettacolare, come la dinamica di Sleepy nel truccare, disegnare, rendersi super disponibile, come l’improvvisato ruolo da regista di Pierascador durante tutto il set condito dalle battute incredibili di Peter in “lotta” con Nerina e dal relax e l’ottimo vibe di Manu Moro. Elia rimane sempre concentrato anche quando gli scatti con Manuela diventano magari più complicati, anche quando il suo salotto e soprattutto il suo studio sembrano un campo di battaglia. Al momento dei saluti scattano delle foto collettive ricordo in studio (appena visionate, direi super “Dailit”) e un sacco di entusiasmo misto piacere di tutti, che non può essere altro che celebrato con un nuovo festino a Udine con Manu Moro, Manuela, gemella Marty e compagno Giove. Grazie ad Elia e a tutta la squadra, forse si deve inventare più spesso dei festini con alibi pseudo lavorativi in modo da rivedersi tutti assieme tipo sempre!