Tetris – Trieste
E siamo giunti alla terza. Svegliarsi nel mio letto accanto a Marta con il vociare della buona zia Davide dei Muleta palesemente per la prima volta in pubblica relazione con mio padre in cucina ai piani di sopra, mi riempie il cuore. Doccia, pranzo super annaffiato da del buon barbera, straccetti in agrodolce cucinati da Andrea Frosinone, insalata di Andrea Muleta e mezze maniche al pomodoro e cipolla del sottoscritto. Caffé, lavaggio piatti, furgone e si schizza verso Trieste. In autostrada incontriamo pure il Pierascador in arrivo da Pordenone con quella zoccola ex coinquilina stra profumata di Claudio Swaigà, già sosia di Homer Simpson… mentre il Teno ci raggiungerà più tardi da Vicenza con la macchina del buon Turco. Al Tetris, post check in al bed and breakfast più elegante di sempre, buttato al centro dalla generosa e impeccabile Barbara, troviamo il fonico siciliano Marco e poi il solito gentile gancio gradese Federico, scortato da vari volontari tra cui le alte e dolci Martina e Ilaria, oggi esonerate dal volontariato al bar. La chicca della giornata è specialmente l’arrivo della topa Vesna che non incontro di persona da 18 anni, la quale (a differenza di Cristina) riesce a delegare tre figli per venire a fare festino. Al merda team si sommano pure mio cugino Tony un attimo ammalato, la topa e mio editor Elisa Russo, Andy inglese, Flavio con un po’ di pordenonesi, Veronica con topo Andrea e Michele bimbo di Pordenone… I volumi sul palco sono decisamente più controllati della sera prima; il Turco è un fonico lento, meticoloso e decisamente figo. Dopo un calzone pesantissimo ma squisito (metà si spalma sui miei pantaloni che indosso da due settimane…) mi concedo una serie di amari, cercando di intravedere Barbara e Lorenz Iguana fra il pubblico silenzioso, ma palesemente incuriosito dalla violenza e dall’energia dei miei amici Muleta: sono una cannonata… “Brividi dietro alla schiena…” Quando si gira in due band, il tempo a disposizione per il set sul palco spesso si dimezza, di media sui 30-40 minuti a testa, dunque anche questa sera, anche se si è provato un bel po’ di brani nuovi nel check, diamo la priorità al materiale vecchio dove ci sentiamo obiettivamente più sicuri. Il gig parte male perché iniziamo con “Non prenderli” e la base non parte nei monitor, come altre problematiche tecniche tipo l’asta del mio microfono un attimo instabile, il basso attivo di Pierascador che nei monitor suona talmente male che sembra tutto stonato, un mio fuori metrica in “Nero”… insomma, per dirla tutta, il concerto parte dalla quinta canzone in poi, e se devo essere sincero in un modo veramente dolce e spensierato. Il pubblico triestino è freddo, ma allo stesso tempo presente, soprattutto dopo al bancone a bere o ancora meglio al banchetto merchandising dove vendo pure questa sera svariati cd! Il fatto di vendere l’ultimo a 10€ ma regalare anche i primi due già pagati, mette in discussione tutte le dinamiche facendoci guadagnare qualcosa di più del solito! In programma ci sarebbe una festa della Jota Assassina, o un’altra in Cavana, ma il festino con Elisa, Marta, Vesna, Mary e tutto il team è forte a tal punto da decidere di lasciare il backline al Tetris, il furgone parcheggiato in strada e dirigerci tutti a piedi al bed and breakfast a fare le 6 del mattino attorno ad una tavola rotonda come dei veri moschettieri rockers… grazie Barbara, buon viaggio per Londra!