Circolo Patchanka – Pontelagoscuro (FE)
L’arrivo alle 15.15 a Ferrara è da guerrieri. Sono cotto, ma sto ancora ok e il mio mood è buono grazie all’incontro con i perugini e il ritrovamento del mio biglietto da parte di una ragazza al binario ad Arezzo… Nena mi preleva in stazione, c’è un sole fighissimo e da lì a breve siamo già di nuovo alla stessa uscita di Trenitalia a farci prelevare dai Nu Bohemien. E’ una serata particolare, la data zero del loro tour in casa, l’emozione è forte, ma anche la voglia di bere e fare festa. Infatti rispettiamo immediatamente molto diligenti il programmino a shottini di Moskovskaya e birra fin dal soundcheck, mentre accordo il rullante di Cesco, mentre mi accorgo di non avere molto da fare, a parte scroccare il capo tasto di Diego dopo che il mio è “rimasto” sul palco di Perugia. La cena è buonissima e Paolo ed Erica del Patchanka sono stra alla mano, disponibili a partire dal frigo carico di birre, vodka e vino, che da fulminato post gig stupidamente condividerò senza pensarci con i clienti creando delle inevitabili tensioni… per fortuna Erika spacca e comprende. Dopo i Marianne tocca al sottoscritto; oltre Manu, la Zizza assieme al Motta dei Criminal, arrivano Luchino dal centro con le due Minnesota e anche i 2 anarchici, Ciuffolo, insomma si è creato un bel giro e la tensione (quella costruttiva) più il fatto di avere Diego nudo e sbronzo seduto sul palco, sarà alla base di questo nuovo show del Cane e i Fantasmi. Tutta la mia sboraggine aka ignoranza nel pubblicizzare per due giorni di essere riuscito ad aggiustare l’acustica smontandola e smollando dei jack, finisce dal 2° brano quando la mia fedele zoccola di legno decide puntuale (come da un anno a questa parte) di ricominciare ad avere continui cali di corrente… Il gig mi piace, mi emoziono spesso, doso i brani, condivido Mercoledì con Diego, mi lascio andare prendendo sempre di più coscienza sul potenziale di un set del genere, determinato praticamente esclusivamente da come sono messo io dentro, da quello che voglio trasmettere fuori al pubblico; non sono un cantante e tanto meno un chitarrista, dico delle cose e da stereotipo se non ci credo io per primo il set non potrà mai stare in piedi. Il Gig dei Nu Bohemien è buono, Diego è off ma Marcy e Cesco sono dritti come dei treni, dunque a mio avviso la baracca alla data zero di questo tour funziona in modo importante. Vendo dei dischi, quel che basta per rifarmi del mancato rimborso perugino, me la rido, bevo, e mentre cerco Nena scomparsa da un pochino, decidiamo tutti di andare a fare festino e registrare una battera su un pezzo del nuovo disco dei Criminal Jokers del buon toscanaccio Motta. Dopo un viaggio fino a Corlo con Neffa nell’impianto e una ciurma di 5 freaks più che rodati (Manu, Zizza, Nena, Franci e Mat) si ha l’onore di incrociare in regia Fusaroli la cucciola Undu purtroppo investita di recente da un auto e dunque assolutamente non in forma, ma dolcissima e sveglia come non mai. Sono le 4 credo, Manu dice che si muove tutto, urla: “Il terremoto…” Io non sento nulla, ma seguendolo con lo sguardo vedo le due casse alle sue spalle muoversi di brutto sopra i supporti in cemento più che stabili. Sono 3 minuti intensi, da lì a breve scopriamo su Internet che l’epicentro sta in zona Diego vicino a Rovigo, il quale in diretta via sms ci avverte di un delirio importante, che l’intensità della scossa è pari a quella dell’Aquila, che a Ferrara è cascata la torre del castello, che altrove è morta una vecchietta di 103 anni, che le compagnie telefoniche nelle prossime 24 ore faranno un sacco di soldi, invece che regalare ricariche agli sfollati. Rimaniamo a parlarne di fronte al Neve bevendo whiskey fino alle 6 del mattino, mentre Manu decide di botta di svegliare il Motta urlandogli Terremoto… peccato che al momento “clue” Fra fosse dei nostri… mentre siamo uccisi di stanchezza, mentre da lì a breve, sarà un nuovo giorno e dopo 2 birre da mezzo e 2 toast enormi, saremo già nuovamente operativi per registrare un pezzo piano, battera, voci, cori, cembali, clap pretty much Beatles, Pretty much Dailit, come il suono della battera dentro quel cazzo di Neve! Grazie Manu, Fra, Daniele, Nu bohemien, Nena; Zizza in terremoto diet!