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Il Cane (+ Resteless Yellow Flowers + Diego Nu Bohemien)

C.S.A La Resistenza (Laboratorio Sancho Panza) – Ferrara

Risveglio impeccabile tutto tranne che on the road! Dopo una doccia post dormita importante, ecco che mi siedo a tavola con la famiglia di Marco. I suoi genitori, come la sorella ammalata che conoscerò più tardi, sono super alla mano, ospitali e il pranzo è buonissimo, direi una stra gradita ottima alternativa rispetto alle solite pizze o panini con i quali di media veniamo sfamati in tour. Come la Ceska deve registrare dei cori per Marco, anche il sottoscritto prima del soudcheck deve passare a Corlo dal Fusa a fare lo stesso per Diego e i Nu Bohemien. Fra pioggia e tom tom che non becca gli aggiornamenti di un paio di rotonde deliranti, arriviamo alla dimora Fusaroli. Diego è un po’ provato dal nostro festino di ieri sera, mentre Manu ha preso 4 kg (oltre che un piccolo pappagallo) e trovo in splendida forma. Ci metto poco a segnare il territorio appoggiando una birra vicino al suo mouse e facendogliela rovesciare quasi immediatamente… Non mi ricordo cosa canto nel coro, ma lo strillo ad un’ottava particolarmente alta per i miei standard e seguito da un altro coro collettivo con la Ceska e Diego, in un attimo ci portiamo a casa il lavoro, facendo evitare ai nostri colleghi (a detta del Fusa) 4 ore di lavoro selvaggio e lasciandoli così soddisfatti di fronte alla play station… Al centro sociale la Resistenza il tutto fare fra mixer e caffé è decisamente Dario, un ragazzo alto 2 metri e 12, di un disponibilità e concentrazione che riconoscerò soprattutto a fine serata. Seguono Elena bionda che ci ospiterà e sarà pure una delle prime a comprare il nostro cd e almeno altre 4 o 5 persone del collettivo decisamente giovane e interessante. Stasera proiettano un filmato sulle tensioni politiche in Grecia e in sala ci sono già dei ragazzi greci. Il sound check è molto veloce e dopo l’ottimo consiglio di Manu, decido di cantare direttamente in piedi. Sono molto stanco, ho i brividi di freddo e credo di essermi preso l’influenza… Al bancone Elena mi confessa che è venuta a sapere che amo la Moskovskaya e mi mostra la bottiglia già ghiacciata, troppo sorpreso provo a comprarla per offrirla a lei come a tutto il resto dello staff, ma la missione di cortesia fallisce e da lì ad un’ora e mezza la bottiglia è praticamente finita… Il freddo nelle mie ossa aumenta con il crescere dell’alcool in corpo e della gente in sala. Dopo un attimo di svuotamento del centro dopo la proiezione del documentario, ecco che alle prime note della voce potentissima della Ceska riappare un sacco di gente. È figo, molto dailit, il pubblico non parla, ascolta concentrato, mangia e beve dal buffet, ma rispetta decisamente la performance della mia collega. Quando è il mio turno mi sento meglio, confesso al microfono di essere da rottamare, ma la vera spinta sono Manu, la Zizza e Diego a mezzo metro dal mio microfono, sempre pronti ad urlare per tutto lo show i titoli dei miei brani scritti sulla scaletta appesa al microfono della voce. Suono anche “Dimmi” quella prodotta da Manu e “Vero” il pezzo nuovo scritto la scorsa settimana, salto invece “Cucina” perchè non combino ad arpeggiare. Mi emoziono molto e per la prima volta riconosco che sono canzoni e che nella loro semplicità dovrebbero sempre e comunque stare in piedi anche solo con la voce e uno strumento di accompagnamento. La serata esplode del tutto con tre pezzi di Diego alla chitarra e voce, accompagnato da strilla, urla, maracas, campanacci di tutti presenti; come dice Manu: “potrebbe essere nostro figlio!”. Vendo dei dischi, molti si complimentano e sono principalmente felice, probabilmente più del solito. E’ tardissimo, con il Doblò di Francesca lasciamo a casa uno dei capi del collettivo che scopro di Bergamo, mentre il collasso vero e proprio avviene nel letto ad una piazza e mezzo di Elena che condividerò senza problemi e con grasse risate con lei e Ceska.