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Il Cane (+ The Rust and the Fury)

Circolo Island – Perugia

Le sorprese non mancano mai: in settimana, oltre ad aver ri-fissato la data in elettrico del Contestaccio a Roma prevista per il prossimo 9 giugno, incredibilmente sono riuscito – con grande piacere – a risentire anche quell’animale speciale di Daniele e chiudere questo show in acustico a Perugia in accoppiata a quello ferrarese del 19 maggio. Questo “Risparmio Energetico” Tour ha superato ormai le 25 date come il video live de “Il sole e poi la pioggia” le 300 visualizzazioni a tre giorni dalla pubblicazione… Sono solo numeri e anche ridicoli (as i know it), ma sono piccole soddisfazioni personali. Ma gli ultimi giorni sono anche “volati” a registrare nuovo materiale del Cane, prima ancora chiudere dal Berto la musica per uno spot delle borse Bottega Veneta in collaborazione con Kiareti e il Calboni, sentire a distanza il resto della famiglia Dainese in trasferta per 20 giorni a Padova per l’ennesimo ricovero di mia madre, scoprire un Manuel in bomba perché si “dimentica” di dirmi che farà la prima live a Maniago del Fabbro lo stesso giorno di questa data perugina fissata all’ insaputa di tutto o in fine, la ricomparsa spontanea di Carol video “Non prenderli” la quale (dopo mesi di assoluto silenzio) mi domanda curiosamente cosa le è successo ih ih… siamo tutti in “autismo e rassegnazione” altro che “risparmio energetico”… L’unico treno che posso prendere in modo da non dissanguarmi e quello delle 6.42 del mattino via Arezzo, chiaramente non dormo, faccio il solito dritto e uscendo di casa (pure in ritardo) mi dimentico la giacca quando la temperatura la sera non è ancora così estiva. Un viaggio allucinante: nello scompartimento una vecchietta non smette di raccontarmi della sua vita come un agente immobiliare di vendere case a massimo volume con il suo telefonino. Abbraccio Daniele in stazione attorno alle 3 del pomeriggio, sta registrando in studio la band della mitica rastona del Due Lune e io muoio in camera in ostello per un’ora e mezza seguita da una doccia infinita e stra bollente. Già meglio. I The Rust and the Fury di Daniele, la sua donna Fossalon, il bassista degli a Perfect Trick e altri 2 ragazzi nuovi, sono una band molto Arcade Fire e mentre ascolto i rough mix in studio non vedo l’ora di vederli a poche ore dal vivo annaffiando tutti di birra… Il Circolo Island è una specie di Centro Sociale nella stessa zona dello studio. L’evento della serata è stato creato in onore di Francesco Albano (uno dei ragazzi del collettivo) scomparso esattamente da un anno per un cancro, il quale credo di aver tra l’altro conosciuto all’Arteria durante il tour con la Coleman. Siamo 6 band, il rimborso non è garantito e spero vivamente di vendere dei dischi. A parte queste logistiche, la vera missione è beccare Daniele il quale (post deliri con Emi e calcolando il fatto che via media è uno dei freak più irraggiungibile del mondo) non vedo di persona dallo scorso luglio. E’ in forma, come Fossalon e i suoi colleghi, a parte il mitico bassista a dieta di Tachipirina e vino rosso eh eh… Verso le 19.30 il locale si riempie a modino, ma arriva anche la difficile tassativa news che le bibite si pagano, come la cena 5€ anche se si deve suonare… questa news sconvolge un po’ tutti e chiaramente partono collette per prendere del vino rosso da suicidio e rilassare il team al completo. Incontro Patrizio il rosso che ci ha ospitato con il Cane ancora per il tour di “Metodo di danza”, a sorpresa quel fenomeno di Ferruccio dei TV Lumiere che (dopo 6 anni) mi racconta di tensioni per donne con l’ex amico in comune ternano, risalenti a molti anni prima ancora… si perde il pelo ma non il vizio, ma i gossip nella guerra dei poveri del fantastico mondo Indie, sono forse la parte più succhia energie. Per fortuna Ferruccio butta da bere evitandomi di sputtanarmi il biglietto di ritorno. Durante la serata mi cambiano in scaletta tre volte e quando arriva definitivamente il mio turno ho sullo stomaco il misero piattino vegan che non asciuga per nulla l’acidità del rosso. Dan mi accorda la chitarra e passo per il suo ampli. La voce è lontana, ma si capisce abbastanza. A sopresa salgono Dan alla cassa e la sua donna al cembalo, il gesto è ammirevole, peccato che il brano d’apertura da metà diventa in 5 e loro non lo sanno, dunque ci perdiamo e forse cambiamo un pochino la dinamica del gig, che dal secondo brano in poi senza cassa e cembalo, ovviamente non ha più lo stesso vibe, né per me e né per il pubblico. Dimentico facilmente questa performance discutibile, regalo dei cd e girovago facendo chiusura al bar con le bariste frangetta rossa e frangetta mora; prima rubo al bancone una bottiglia vagante di rosso per poi però farmela finire direttamente da loro, che ucci ucci hanno finito le birre alle 11 di sera e dopo la mezzanotte tutto il rosso… e noi ci siamo pagati la cena… quante volte succederanno ancora queste dinamiche nei locali? Sempre, se ci sei tu ad andarci, la scelta, il rischio sono compresi nel pacchetto, non dico che non ci si possa lamentare, ma sorprendersi è da cerebrolesi. Ci finiamo a sigarette ed acqua chiudendo la serata a parlare con bassista, battero e Daniele fuori dal locale perchè alle 3 del mattino non c’è un bar aperto in tutta Perugia. Siamo felici, stanchi, forse esausti, però incredibile ma vero ci stiamo ancora dentro! Grazie Dan, ci vediamo alla ripresa della doppia battera in un brano dei vostri The Rest and The Fury! Hug Mat.