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Il Mercato Nero + Muleta

Forte Fanfulla – Roma

Riparte il festino in furgone con i Muleta. Come al solito io e Manu scendiamo con un giorno d’anticipo per esercitarci nella sala prove bolognese dei Massimo Volume. Dopo una cena squisita arricchita da un’orgia di muffin salati preparati da Chiara, come da programma mi avvio a piedi verso la libreria Modo in centro a Bologna, dove ho appuntamento con Enzo ed Ilaria. Oltre ad Andrea in libreria, al bar accanto incontro anche Paoletto (ex Delano) al lavoro dietro al bancone. Le birete “scaldano” il mood di tutti e quando sono le 4 del mattino e sono collassato su un letto preparato da Ilaria, sono stra felice di averla come guest alle tastiere in un brano del nuovo e terzo disco de Il Cane. All’appuntamento con I Muleta a casa di Egle c’è un sole incredibile, peccato però che la macchina di Enzo faccia dei rumori stranissimi (potrebbe essere la marmitta andata) e dunque siamo costretti a salutarci in fretta e furia. Egle butta al centro il tom tom, Teno è operativo alla guida del furgone “Pallavolo Rossano” e con un testosterone collettivo importante, partiamo felici in direzione Roma. Parcheggiare il Furgone in via Fanfulla è sempre un casino, troppo stretta e a senso unico, dunque se manchi il parcheggio devi rifare tutto il giro del quartiere. Entrando per la prima volta nella sala dei concerti del F.Fanfulla riconosco tutti i mobili, il bancone, il calcetto del vecchio Fanfulla, semplicemente disposti in modo differente, e inevitabilmente i ricordi scattano di default. Andrea organizzatore rimane sempre lo stesso, anzi forse lo trovo pure più dinamico del solito e quando gli sto presentando Egle, ecco che prevedibile entra Emi “sorpreso”, il quale saluto una volta sola in modo molto formale, ignorandolo per il resto della serata. Anche se la nuova location dovrebbe permetterci di suonare ad un volume normale, senza set acustici o vie di mezzo sonore, al momento del check dei Muleta, mezza cucina viene a bloccarci immediatamente sostenendo che i volumi sono da carabineri al 100%! Il battero sostitutivo di Giulio per queste due date si chiama Andrea e spacca di brutto; certo picchia a modino, ma con un controllo dello strumento tosto e uno stile decisamente anni 90! Ma è la serata dei batteri ed ecco che al check arriva a trovarci anche Andrea Frosinone (già ai tamburi con il Cane) stra mega fan dei Massimo Volume, dunque il linkaggio con Egle è automatico. Anche se la sala è mezza vuota e la serata all’inizio è un po’ fiacca, post cena ad Anduia e pasta stra buona, arrivano con piacere sia Matteone che Daniele Babbo che ovviamente Edi con le varie colleghe bariste. Anche Sergio fonico (in compagnia della solita ragazza molto carina) si coordina con il Turco il quale sta registrando i concerti per montarli sulle riprese di Chiareti. Quando è il nostro turno, incredibile ma vero la mia scheda audio decide pure di funzionare nuovamente, dunque premo barra su questo portatile, sperando che non mi abbandoni sul più bello della performance. Mi sembra che tutto giri, a parte scappellare la solita rullata di “Inferno” facendo entrare tutti nel ritornello completamente sfasati. Il groove de Il Mercato Nero sta crescendo, come gli euro in cassa per il disco, come la nostra consapevolezza sul potenziale del progetto, sui nostri non pochi limiti. Il gig dei Muleta è una bombetta e loro sono sempre più dolci e stra fighi. In piena serata (probabilmente un attimo prevedibile) Teno arriva al bancone da me ed Edi e getta la spugna dicendo che non se la sente di guidare il furgone fino a Firenze. Dopo un’ora e mezza di logistiche aiutato in modo concreto e determinante dalla super Edi, optiamo per lasciare il furgone in strada, backline al locale, io e Manu a dormire da Chiareti e i rimanenti nella camera della coinquilina di Edi. Solo dopo potrò fare le 8 del mattino a bere Moretti selvagge e parlare con quel fuso dolcissimo di Andrea Frosinone. E anche questa è fatta!