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Il Mercato Nero + Muleta

One Eyed Jack – Firenze

Si ritorna in toscana senza tante menate. Ci incontriamo tutti nel solito bar di via Fanfulla con il giardino esterno, ma non prima di avere sbranato un’orgia di focacce a Ciauscolo e formaggio in una pizzeria tattica di una laterale di via del Pigneto. Caricato il furgone, salutato il grande Poppi mancato la sera prima, molliamo velocemente la tangenziale ed entriamo “sparati” in autostrada. Fra un abbiocco e l’altro, seduto accanto al super driver Teno e Andrea battero, mi sveglio con “Risparmio Energetico” che gira in piena nello stereo del furgone e cerco di chiamare in loop Gabri del Jack perchè il pub è in centro a Firenze totalmente in zona a traffico limitato. La soluzione è semplice: arrivati in zona stazione fermiamo dei vigili e sempre scortato dal Teno, andiamo a fare un permesso giornaliero aiutati da una vigilessa decisamente graziosa e disponibile. Il Jack è un pub molto piccolo, ma essendo in pieno centro storico è pieno zeppo di turisti americani già carichi di birre dalle 6 del pomeriggio. La logistica su palco è molto complessa, perchè lo spazio a disposizione è tipo 2 cabine del telefono, ma al di là dell’ineluttabile stanchezza, il mood collettivo è ottimo, sicuramente potenziato dall’arrivo di Marchetto Lega, l’omone Gabri, Anna Sofie ed Eugenia. Gestiamo un attimo i micidiali volumi al check dei Muletosi e partiamo con un graditissimo e folle ordine di cheeseburger, polletti fritti, ma sopratutto birre belga di ogni forma, colore e gradazione. L’arrivo di Walter, Adele e ovviamente Gianni con Caterina, spara tutti ancora di più in uno stato di eccitazione molto dailit, sicuramente divertiti anche da un suono e vibe dei Muleta caldo, forse anni 90… ma loro parlano e suonano come mangiano da allora, e questa sincerità traspare in crescendo canzone dopo canzone, concerto dopo concerto. Quando tocca al Mercato Nero, mi sento rilassato, tolgo la maglietta “sordina” dal rullo, collego scheda e computer, birra e gonna e sono “pretty much ready”, affiancato da i miei colleghi drasticamente più vicini del solito! Aria condizionata o no, c’è caldo, fatico, e non faccio altro che pensare all’idea di comprarmi un microfono da bocca, liberandomi una volta per tutte di questa cazzo di asta del microfono che centro regolarmente con i gomiti o le bacchette in loop, per non parlare di quando casca in mezzo alla batteria perchè rimango un agitato cronico. “Saccopelista” funziona, come “Miracoli” o la sparata “Inferno”, in generale stiamo migliorando e non vedo l’ora di vedere il primo video girato da Andrea, arrivare alla data di Cormons in casa con i Bachi da Pietra prevista per il 22 giugno e fare il punto della situazione in cassa! A fine caricaggio del furgone, per la precisione quando Il Lega è pronto per andare a parcheggiarlo a casa sua, mi dimentico di consegnargli il mac del babbo per il mix de Il Cane della prossima settimana… per fortuna ci penseranno i Muleta domani al risveglio, mentre alle 8 del mattino il sottoscritto prenderà un treno per ritornare a Roma a girare il video di “Maledizione” con la cugina, non so bene come fare per svegliarmi… cazzo viva il rock n roll e l’essere finti zingari, almeno ti da l’impressione di “non prendersi troppo sul serio”…! Grazie a troppi, u know who you are!