matteite

Il Moro e il quasi biondo

Jet Cafè Milano

Risveglio impeccabile; doppio panino prosciutto e formaggio comprato appositamente da Chiareti e in un battibaleno siamo già fuori dalla Cioccolateria a caricare il furgone e abbracciare tutti i ragazzi del collettivo. Il Tom Tom prestato gentilmente da Antonio Litium è un attimo fastidioso e connettendosi quando vuole anche questa mattina ci lascia girare a vuoto fra la ZTL e l’immenso mercato di Torino. L’appuntamento a Radio Bocconi per l’intervista con Lavinia è dalle 17 alle 18, arriviamo leggermente in ritardo, lasciamo Rachele in macchina a controllare il backline e dopo un sacco di pioggia maledetta, due custodi più che rincoglioniti e una ricerca in corsa della radio per i corridoi della sede universitaria, finalmente abbracciamo la giovane compaesana, ma sopratutto amica. 
La sigla iniziale è già partita; il trio magico è seduto di fronte a 2 akg a condensatore e al di là del vetro Lavinia in piena forma parte subito con una serie di domanda serrate alle quali quasi sempre lasciamo rispondere Lorenzo, ogni tanto fuori tema, ogni tanto collegato con altre cose ma dalle risposte comunque piacevoli ed interessanti. Il colpo di scena è decisamente Manu che incredibile riesce nel tempo di un brano in ascolto a inventare l’anagramma di Radio Bocconi sostituendo con egregia classe l’originale ruolo del biondo: condirà o cibo. Superata questa missione parte quella di trovare la mia prolunga delle cuffie e soprattutto raggiungere il locale più che sconosciuto nel mondo indie milanese. Cammino sotto la pioggia cercando senza risultato per quasi un’ora un negozio che venda questa cavo così banale ma così essenziale e quando deluso scarico la baracca nello scantinato del Jet Cafè forse per la classe di Manu con il quale ristabilisce le casse passive dell’impianto, il titolare più anziano si offre di andare a comprarmelo a Media World. Prepariamo tutto, il soundcheck è veloce, quando sono le 21.30 la gente incomincia a scendere e dopo delle lasagne veloci, tre amari, due birre un’orgia di sigarette siamo pronti per dare inizio al festino. C’è Claudio Pn, ovviamente Lavinia con il nuovo ragazzo musicante, Diletta Codroipo accompagnata da Andrea, Il biondo ormai milanese con donna e probabilmente altri del giro che al momento non solleticano i miei neuroncelli. Andrea e il suo collega Davide sono al loro secondo evento come Algo mas (ass.culturale) e dal palco all’inizio del concerto con locale decisamente pieno li vedo sorridenti, credo soddisfatti. Purtroppo la situazione biglietti per bere è drastica, finiti i miei due di diritto, ne scrocco uno a Davide prima dell’inizio e poi riesco a farmi arrivare un’altra birra durante il concerto, la successiva me la offrirà il ragazzo di Lavinia. Il concerto ostico funziona, la gente sembra gradire soprattutto il mio vicino di battera che a metà concerto vince una bottiglia di spumante estratta come previsto dai ragazzi dell’associazione. La serata degenera con un biondo più che ubriaco, un Lento deciso a discutere con i ragazzi del locale per discorsi di principio per il contesto forse un attimo fuori luogo, la decisione affrettata di collassare tutti a casa di Andrea, dividersi tutti in due macchine, dimenticarsi di quella del lento ferma dietro di noi ad un semaforo rosso, cercarla per un ora. Litigare, bere delle birre, dividerci fra i bagni e i pavimenti, forse dormire per due ore. Grazie Diletta ed Andrea!