UNGAWA- Bergantino (Rovigo)
Meglio raccontare il tutto subito, altrimenti finisce che ci si dimentica i momenti più particolari, come il back line in giro per l’Italia. L’ Ungawa normalmente ha una programmazione prettamente garage, ma anche se è disperso nel nulla della nebbia e della campagna, da mesi ha intelligentemente educato il suo splendido pubblico ad andare ai loro concerti domenicali per l’ aperitivo. I compagni d’etichetta e super amici Flap, oggi presentano la loro nuova creaturina formato cd “Trees are talking while birds are singing” e lincati con il gentile gestore del locale Luchino, hanno organizzato una serata veramente speciale. Le tre sale, dall’estetica completamente surf garage, alle sette di sera sono stra colme di gente e tutto il giro di amici di Montagnana e Rovigo non fanno altro che pregarci d’incominciare il festino sul palco. Siamo partiti a mezzogiorno, sono passate sette ore in mezzo alla neve, la nebbia e un gelo veramente competitivo. Il catering è un fusto di Becks da 5 litri incrociato alla voglia di non deludere nessuno, e con dei presupposti e ingredienti del genere il cocktail è inevitabilmente magico: la battera fa un gran casino, ma le basi fuori sono a palla, Filippo mi passa le birete entusiasta e dice che fuori è una bomba. Perdo le cuffie, mi agito più del solito, incrocio con lo sguardo i sorrisi dei miei compagni in azione per conto di tutti i pappagalli, scimmiette e uccelletti che sfoggiano accuratamente vicino ai loro mixer. Durante la lenta mi emoziono più del solito mentre il finale è la guerra di rullate alla Slayer e di clarinetti targati satana. Ma siamo solo all’inizio; il concerto dei Flap è una chicca assoluta, solo ad Amsterdam gli ho visti così coinvolti e precisi. Ricambio il favore a Filippo e così arriva un nuovo fusto da 5 litri…La mia preferita è la prima del concerto e anche del loro nuovo disco, ma quando Tizio Bob Corn li raggiunge alla voce sono troppo, troppo felice per loro. Segue il merchanda dove vendiamo meno dischi del previsto, uno smontaggio nel gelo e in mezzo a una sala stra colma di danzerai sexy del “calibro” di Roger, una super pizza con doppaggio esagerato d’insulina ( più tardi perderò i pochi zuccheri in corpo…), dei baci modello tempo delle mele, Federico che perde le chiavi di casa e un ritorno in macchina direzione Montagnana (casa di Cristian e la Roby) in compagnia del Topo Alice, Pinus e la tonna nostroma Cesca! Cacchio che splendida giornata e che belle persone; grazie ai Flap e a quelli che ho già ampiamente ringraziato in separata sede.