GAIOMERIGGIO / pescheria del foro annonario – Senigallia
Se ci siamo o non ci siamo è quasi la stessa cosa, l’importante è arrivare a destinazione. E’ passato più di un mese da quando è finito il difficile tour di Honeychild Coleman in accoppiata con il moro e dopo la mia fuga vikinghia in cerca di analisti, lavoro, amore, ma soprattutto relax, si è finalmente ripassato tutto il sabato pomeriggio a provare il set per il concerto del Moro di domani al Foro Annonario di Senigallia. Roby e Lore sono sereni, certo anche loro senza dindi e in cerca di soluzioni economiche nel domestico quieto vivere, ma decisamente positivi e con un’energia e un senso dell’ umorismo obiettivamente superiore rispetto ai canoni stravolti (come il mio) dallo prolungata convivenza in un furgone chiamato rock n roll! Le mie ore di sonno negli ultimi 5 giorni post voli e treni tipo Billund Bergamo, Bergamo Torino, Torino Udine con annesso e ovvio festino di rientro fino all’alba con Pierascador, mia sorella gemella Martina, Matteone e Teresa, sono ridicole per non dire nulle. Ma ora è domenica e sono le 10 del mattino; In stazione a Codroipo entro nella gloriosa punto rossa del biondo appena riassestata post botto dall’ artista e amico Michele Bazzana, e muoio nella mono cuccia perfettamente ricreata fra tutto il back line nella parte posteriore del mitico e unico mezzo disponibile. All’altezza di Mestre, durante una pausa vescica in autogrill, lacrimo rischiando di svenire per terra per un tipico attacco ipoglicemico, pago in cassa per un ciccolatino e dell’acqua gassata ed esco carico di birre e coca cole. Continuo a dormire; quando dopo 4 ore mi sveglio stra felice e in piena forma sento giusto il Biondo al bar della stazione di Senigallia rassicurarci tipo: ho detto che saremmo arrivati alle 3 e ora sono le 3! Gli amici e organizzatori del Marinaio Gaio della cricca dei Chewingum e Dadamatto sono decisamente rilassati, ma anche in bieco ritardo come al loro solito ih! ih! Dopo arrivi a rate, vari trasporti di impianti e strumenti sia a piedi che in macchina, passando per il Gratis (l’altro locale ed head quarter della crew e del gentile Matteo “Beck”) riusciamo finalmente a fumarci una sigaretta tutti assieme nell’emozionante location del gig apertivo della domenica: il Foro Annonario. E’ la sede del mercato del pesce, in perfetto stile epico romano con colonnoni immensi, piccioni, topi, tavoli in marmo, damigiana da 5 di vino rosso, resa Funky dal talentuoso e dolcissimo cantautore bohemien rossissimo di Torino Matteo Castellano, rimasto sotto con gli anni 60, 2 o 3 o massimo 4 bimbe della compagnia, ma soprattutto loro: la squadra degli unici e spassosissimi senigalliesi. Siamo in pochi, ma buoni; alterniamo al vino e alla birra dei tranci di pizza squisita e quando tocca a noi l’energia è speciale. La battera rigorasamente inchiodata è l’unica su un palchetto di legno montato per l’ occasione, il mio monitor spacca di brutto e grazie ai soliti segnali via cuffia del moro modello tom tom arrivo felice alla fine del gig gustandomi la simmetria epica delle arcate del soffito e domandando magicamente ad 1 vigile (chiamato inevitabilmente dai ristoranti vicini per il delirio sonoro) di passarmi del vino rosso…Ma il bello deve arrivare durante la cena di pesce seduto vicino a cartone, il big bubble drummer, Rick Astley e Massi; quando Matteo Torinese scompare con una fanciulla in pieno assetto tempo delle mele, quando i racconti delle vecchie avventure passate degenerano come le mie amnesie, X Factor, le bibite e la voglia di proseguire nel bar di Elisa a giocare a biliardino e dimenticare le chiavi della macchina dentro l’auto chiaramente chiusa. L’importante è non farsi male, trovare la pazienza di capire, lasciarsi andare ed emozionarsi perchè si ha ancora qualcosa da dire e trovare un meccanico il lunedi (dopo 9 rarrissime comode ore di sonno) che per 30€ senza danni ti riapre la portiera dell’auto con dei cuscinetti gonfiabili, un ferro e un perno, rimettendoti con il sorriso dritto sulla via della furlania alle 4 del pomeriggio! yep!