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Il moro e il quasi biondo (+ Mouse on Mars)

ONDELAB – Spiaggia di Marina Julia – Monfalcone (GO)

I due giorni di prove nel nido Commisso vicino a Villa Manin, dopo mesi di stallo, sono segnati da speciali picchi emotivi come: due caffé e un gelato a rate al bar, delle session astemie con spazzole totalmente al buio, un costante caldo infernale, tre pasti a base di pastasciutte e annesse pulizie della cucina, dei calici di vino regalati dal gestore dall’ex osteria di Mortegliano di Manu moro, un nuovo mostro dentato copri cassa in feltro verde prodotto dalla magica Rakele, l’ascolto del materiale psichedelico del nuovo disco in assetto rough arricchito ogni brano da speciali guests, lunghe discussioni in loop spesso rallentate dai diversi modi di descrivere ed esprimere il medesimo concetto, l’attitudine pratica a volte amplificata da una lecita ansia di Manu, la drastica ma probabilmente fondamentale attenzione per l’estetica del Moro, la maggiore tolleranza del sottoscritto, sicuramente dovuta alla totale mancanza di bibite durante le 48 ore. La sera prima del gig arriva Elena da Ferrara, passiamo una bella serata in relax e quando il venerdì per le 16.00 siamo pronti per essere prelevati a Udine da Lorenzo e Manu ecco che partiamo senza Tom Tom con un’ora di ritardo. Lorenzo ha passato il giovedì sera a festeggiare il suo trentaquattresimo compleanno e reclama continui caffé anche quando a tre km dalla spiaggia di Marina Julia ci perdiamo in mezzo all’isola della Cona, parco naturale che conosciamo bene per il festino della scorsa estate con il Coro Anni 10. Il palco a 50 metri dalla costa friulana forse meno popolare della regione, è immenso e forse spropositato per il tipo di serata! Dalla riva si vede di fronte tutta la costa Triestina e poi Slovena, mentre a destra si può immaginare Grado e poi Lignano e poi andando dritti (con tanta voglia e immaginazione) la costa Calabrese eh eh! I teutonici Mouse on Mars (in ritardo di ore) arrivano scortati da 2 tour manager compreso il leader dei Sedia (a detta del moro il gruppo più violento della penisola) che conosciamo per precedenti e potenti condivisioni di palchi. Non ricordo i nomi del trio tedesco, ma so che l’altissimo battero nero parla un italiano impeccabile perchè ha vissuto vicino a Milano per 8 anni della sua vita e questo rende la comunicazione con Lorenzo estremamente più facile. Uno dei due addetti all’elettronica ha gli occhiali da Clark Kent e una specie di giacca a vento che mi ricorda molto quella dei ragazzi dei Goonies, per dirla tutta l’estetica è molto anni 80, anche se il groove del battero è super funky anni 70, libero, di una bravura e un controllo super spontaneo a dir poco imbarazzante. L’attitudine del moro è molto simile e al 95°gigs di questo primo disco per la prima volta posso dire di essere su un palco con qualcuno che mastica la stessa lingua sonora. I nostri guest della crew sono Elena, Rakele coordinata con Ema Marty e Igor per le riprese, Emanuela Manu, la gemella Martina e Giove Buca, e poi tutta la squadra del Dobia Lab che mette gentilmente a disposizione un intero camerino ricco di cibo, vino, fusti di birra ed entusiasmo. Subito dopo l’infinito sound check dei tedeschi perchè hanno i monitor in mono e non in stereo… e quello del Moro, arrivano due difficoltà: la prima quando lo staff decide di svuotare la pioggia accumulata nel pomeriggio sulla tenda del palco dimenticandosi del nostro back line al di sotto, in particolare il morto delle mie aste pieno di zainetti ed elettronica di Manu… la seconda quando veniamo a sapere che i due fotografi fashion recuperati da Lorenzo hanno appena disertato il festino; per fortuna c’è un’altra ragazza carina dello staff armata di super binocoli pronta a documentare comunque il tutto… Quando è il nostro turno sono molto nervoso, dopo due canzoni il pubblico sarà lo stesso dei Mouse on Mars ma la situation è troppo dispersiva e la sensazione è bizzarra. Il mio click è molto basso, sento a stento i segnali in cuffia e Lorenzo non riesce ad alzarli, aver suonato per due giorni con le spazzole mi distrae ulteriormente e ci metto un attimo ad entrare nel mood su un palco così grande posizionati tra l’altro sull’estremo lato sinistro per problemi di logistica on stage. Comunque mi sembra che il trip in generale funzioni, compreso il nuovo finale con le paperette da spiaggia suonate su il solito loop storto e la nuova voce con il voocoder registrata a prove: “noi siamo Il moro e il quasi biondo…” Purtroppo dopo 2 brani dei Mouse on Mars visti dalla spiaggia, il sottoscritto va dritto in ipo e passo un’ora a mangiare cioccolatini da solo nel backstage, seguito da un inevitabile lento ripiglio seduto sul palco dietro al battero affiancato prima da Manu Moro, poi Martina con Giove, il Lento, Rachele e solo più tardi definitivamente Elena, giustamente infastidita dalla mia scomparsa di ore… Allo smontaggio continuiamo ad interagire con i ragazzi della band estremamente alla mano, chiaramente durante la nostre performance erano a cena, ma spero che in futuro ci saranno delle nuove occasioni per confrontarsi completamente. Manu riparte con la Donna al volo, come subito prima Ema con Igor (non vedo l’ora di vedere foto e video grazieee…), rimaniamo io e il Lento alla guida con Giove e Marty dietro e a seguire in coda la macchina di Rakele affiancata da Elena. Ci vuole un nuovo disco, questo progetto dice delle cose che valide o no, giuste o sbagliate per 40 minuti ti sparano dritte in un altro mondo e quando torni con i piedi per terra almeno ti domandi cosa è successo! keep in touch!