Osteria al Majo – Piazzola sul Brenta (PD)
Mi sembra siano passati 4 mesi da quando sono partito a metà novembre per casa del Lega a Firenze con la missione missaggio del primo disco dei Magredo e del terzo de Il Cane. Questa sorpresa delle date con i Muleta (anche se in Veneto) sono un botta di energia importante e ora, alla fine del lavoro toscano, direi indispensabile; bisogna staccare per ritrovare lucidità e spontaneità nel leggere un lavoro inevitabilmente così prolisso e delicato. Risalendo da Firenze di sabato mattina (dopo una notte con Marco totalmente insonne a vodka a dama) deviando per Brescia per farmi caricare in macchina dalla principessa Sara arrivando a Rossano (VI) per l’aperitivo, spiega subito l’anda decisamente festaiola del sottoscritto. Non mancano le birre, l’entusiasmo e la voglia di ricominciare a tatuarsi… Il pranzo della domenica da Giò e Teno è spettacolare, molto stiloso e delicato. Rileggo la scaletta fisicamente scannata e rispedita in settimana via mail da Davidonzo, riascoltando i brani in ordine nella mia cartella di iTunes, mentre la ex coppia Teno e Giovanna si confronta in piacevoli discorsi da coinquilini. Ci mettiamo un attimo in furgone ad arrivare all’osteria di Piazzola sul Brenta. Il giovane titolare è tranquillo, ma come molti bar che decidono di organizzare concerti in location forse non così “adatte”, è un attimo in ansia per i volumi, tra l’altro molto ridotti rispetto al precedente gig di Thiene. Sono ancora un attimo eccitato per l’incontro con Sara e mentre siamo pronti per incominciare, all’appello c’è tutto il giro di Rossano al completo capitanato da Denis fotografo e poi Giovanna con Ale etc. Suoniamo bene, mi sembra precisi, probabilmente ho sbagliato qualcosa anche questo giro, ma l’emozione è forte, perchè la roba arriva in faccia ai presenti come una cassa di birra Moretti… È troppo divertente da battero suonare seguendo da una parte (al posto che il basso) le chitarre elettriche arpeggiate molto Sonic Youth, Cure, anni 80 di Davide e …”on the other side” la voce carta vetrata del dolce Teno. Siamo stanchelli, ma ci sono tre tipe curiose, una delle quali obbiettivamente più topa e vestita elegante, che in realtà risulta fan del glam rock metal anni 80 più tamarro like Cinderella, Guns N’ Roses, Ac – Dc che segue grazie alle numerose cover band che suonano nei bar della zona… da morir dal ridere, scopriamo che sono di Breganze ma non passano per il Pomopero perchè lo trovano troppo radical chic… il mondo è proprio curioso. Scatta una nuova cena con tutti da Teno e una stra piacevole chiacchierata notturna con Davide nella sua ormai nota villa “Malibù”; piano piano ci conosciamo sempre di più, scoprendo spontaneamente e reciprocamente momenti belli e brutti del nostro passato, mixati alla voglia di fare uscire il loro disco come Matteite grazie alla logistica e alla praticità di Barbuz Ufficio stampa. Ora che scrivo su un treno diretto a Ferrara dalla Nena, seguito da uno domani verso Firenze dal Lega, mi sento una persona fortunata, soprattutto dopo che questa mattina alle 10.45 sono riuscito come un mona (tanto per cambiare…) a dimenticare il cellulare in macchina di Davide e prendere un treno al volo da Castelfranco in direzione “opposta”… la Matteite? i 37? Non so, come dice Flavio… “nel dubbio accelera” e come dice Gae…”Questa non è sfiga”! Grazie Muletaaa!