>Glue – Firenze
Risveglio traumatico… non sento la sveglia e in venti minuti arriva Dede a prendermi! Le cose si complicano perché prendendo il portatile mi scivola per terra e bum..!? Che il festino abbia inizio… ovviamente devo aver fottuto l’hard disk appena comprato, dunque incomincio a salvare files nell’hard disk esterno, sperando nei portatili dei miei colleghi. In macchina posso fare ben poco, dovrei mettere apposto i segnali di due brani, ma nessuno ha installato il software che uso per fare musica, dunque? Dormo, svegliandomi a tratti con un umore veramente pessimo. In autogrill il Lupo mi butta tre tranci di pizza, ritorno a collassare in auto a panza piena, apparentemente un po’ più sereno. All’arrivo al Glue conosciamo subito i ragazzi dell’etichetta, al mixer c’è sempre il mitico Vanni mentre da lì a breve arriva anche il Marchetto, al quale avrei dovuto lasciare il mio mini mac per terminare un lavoro di mastering, peccato che si debba rimandare tutto perché sono a corto di computer eh eh! Passiamo per casa a fare al volo le modifiche sui due brani, le faccio di fretta, scappellandone una, me ne accorgerò solo durante il concerto, dove rimarrò senza suonare come un mona in pieno brano incriminato, circondato dai sorrisi curiosi dei miei colleghi… Al sound-check posiziono il monitor difronte all’asta del Charlie e nella tensione continuo a suonare le tracce sbagliate su iTunes. Non c’è molto da dire o fare, per i ragazzi è il festival della loro etichetta, sul palco ci sono altre due band e ci credono tantissimo. Mi bevo mezza bottiglia di vino prelibatissimo (buttata al centro come di routine dal principe Lupo) e stuzzico salumi dal catering senza tregua. Verso le 23 il locale incomincia ad essere bello pieno, quando è il nostro momento, cerco di cacciare tutte le paranoie e di godermi la performance. L’errore arriva al primo brano, poi il resto fila abbastanza liscio, Il Lupo si intesisce e cambia la scaletta sugli ultimi due brani. La risposta del pubblico mi sembra ottima, ricevo molti complimenti e per la prima volta più di qualcuno mi dice che gli ricordo il batterista dei Blink 182, band che forse ho ascoltato due volte in tutta la mia vita. I Tiger! Shit! Tiger! Tiger! sono bravissimi, hanno un suono credibilissimo e mi ricordano tantissimo i Sonic Youth di “Daydream Nation”! Anche i Chambers spaccano, sono già più hardcore e mi viene in mente che uno come Pierasco ad un concerto del genere si divertirebbe un mondo. Sono stanco e un pochino demoralizzato, però passo una bella mezzora a raccontarmela con Marchetto e salutare i vari amici passati, tra cui il mitico Ljubo; peccato che oggi si sposti l’orologio un’ora avanti, dunque invece che le tre sono le quattro e alle 7 Il Lupo ci vuole giustamente caricare in auto direzione Udine, perché a momenti potrebbe diventare papà per la seconda volta. Grazie Zeman!